L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ha individuato 17 obiettivi che richiedono un grande impegno da parte di singoli, comunità, istituzioni pubbliche e organizzazioni private. Consapevoli dell’impatto che possono avere sull’ambiente e sulla società, aumenta il numero di aziende che scelgono di agire concretamente in chiave sostenibile. Imprese che, oltre a svolgere una serie di azioni per migliorare la qualità di vita della comunità in cui operano, influiscono positivamente sull’ecosistema, dando un valore aggiunto al proprio prodotto.
Un esempio di questa presa di coscienza – che sta dettando scelte consapevoli e volontarie in chiave sostenibile – è rappresentato dalla multinazionale Tecnocap Closures. Vittorio D’Amore, Sustainability and External Relations di Tecnocap, ci racconta l’esperienza di un gruppo presente in 100 Paesi di cinque continenti.
Dottor D’Amore, qual è il perimetro della vostra azienda, anche in ottica sostenibile?
Tecnocap è una multinazionale italiana del metal packaging attiva nella produzione industriale di chiusure metalliche, bottiglie e bombole aerosol in alluminio, con oltre il 75% del proprio volume d’affari generato all’estero tra Europa, Asia e America. Il Gruppo conta di realizzare nell’anno in corso un fatturato consolidato di oltre 300 milioni di euro attraverso nove siti produttivi, tre centri di ricerca e sviluppo e oltre 1.100 addetti. La società pubblica su base annuale il Bilancio di Sostenibilità secondo gli standard GRI, misura gli impatti ambientali attraverso il metodo LCA e utilizza la certificazione internazionale EPD (Environmental Product Declaration) per comunicare le performance di sostenibilità delle sue soluzioni di imballaggio in metallo.
Nel corso del 2022, l’azienda otterrà la Certificazione Carbon Footprint, il Rating ESG e la Limited Assurance del Bilancio di Sostenibilità, proseguendo con convinzione nel proprio percorso di crescita sostenibile. L’obiettivo è diventare in pochi anni una Società Benefit a impatto positivo con certificazione B-Corp.
Da dove è nata la scelta di approcciare il tema della responsabilità sociale?
A partire dalla fondazione, Tecnocap è sempre stata un’azienda consapevole del proprio ruolo e responsabilità verso le comunità locali e l’ambiente. Un impegno che, col tempo, è diventato sempre più strutturato, olistico ed evoluto. Dal 2018 siamo chiamati a rendicontare l’impatto sociale e ambientale delle nostre azioni e a monitorare le azioni di miglioramento. Dal 2020 svolgiamo una Analisi del Ciclo di Vita dei nostri prodotti che ci permette di valutarne l’impatto in tutte le fasi principali, dalle materie prime all’industrializzazione, fino alla fase d’uso. Ogni due anni rivediamo le risultanze di tale analisi e le sottoponiamo a certificazione da parte di un importante organismo internazionale europeo. Ci siamo dotati di obiettivi di Sostenibilità con orizzonti di medio periodo che monitoriamo grazie a uno specifico Comitato interdipartimentale a livello Corporate. Oggi, in Tecnocap, crescita economica, innovazione continua, tutela dell’ambiente, inclusione sociale e integrità etica sono ormai ampiamente riconosciute come leve competitive del modello di business.
Come si declina questo approccio lungo la catena del valore?
Tecnocap è il terzo produttore al mondo di chiusure metalliche per il confezionamento sottovuoto di alimenti e bevande ed è un operatore globale nel settore degli imballaggi in metallo per il settore cosmetica, personal care, nutraceutica e farmaceutica. Parliamo di soluzioni di packaging che entrano nella quotidianità di miliardi di persone e hanno un impatto sulla qualità della vita e il benessere. Se guardiamo a questo contesto, la nostra missione è quella di progettare e realizzare soluzioni di imballaggio sempre più sicure, riciclabili all’infinito, dal minimo impatto sull’ambiente e soprattutto responsabili non solo nei confronti dei consumatori di oggi quanto anche delle future generazioni. Applichiamo questo approccio a tutta la nostra catena del valore: dai primi passi della ricerca, sviluppo e design, fino alla produzione, alla distribuzione e infine alla relazione di collaborazione strategica a livello di filiera con i fornitori e i partner: l’obiettivo è migliorare le già eccellenti credenziali di sostenibilità delle nostre soluzioni d’imballaggio in metallo.
Oltre al bilancio di sostenibilità, avete un codice etico e svolgete azioni di welfare aziendale?
Lavoriamo fianco a fianco di brand partner in tutto il mondo per contribuire al raggiungimento dei loro obiettivi e messaggi di sostenibilità, soprattutto legati alla riduzione delle emissioni e all’introduzione di condotte di business sempre più responsabili ed etiche. Per questo, oltre a stabilire degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 – in linea con gli Accordi di Parigi – e sviluppare un piano d’azione che ci consenta di minimizzare l’impatto dell’azienda sull’ambiente, ci siamo dotati di un Codice Etico che rappresenta uno strumento concreto per evolvere verso una visione aziendale più responsabile e sempre più inclusiva.
Di recente, oltre a rafforzare il focus sulle attività sociali e di integrità, abbiamo intrapreso nuove azioni legate al welfare aziendale per favorire il benessere delle circa 1.100 persone che fanno parte del Gruppo Tecnocap in tutto il mondo. È stato inoltre avviato un piano ambizioso con l’obiettivo di valorizzare le diversità che sono presenti in azienda e favorire un ambiente inclusivo che garantisca motivazione e pari opportunità.
Quali sono le competenze di un manager che si occupa di CSR e sostenibilità?
Si tratta di una figura professionale poliedrica, che agisce in maniera trasversale sulle varie funzioni operative e strategiche ed è chiamata a interagire con processi e relazioni complesse. Lo scopo è di guidare le organizzazioni e i brand nella costruzione e nel mantenimento di standard sempre più elevati, per raggiungere target ambiziosi in termini ambientali, sociali e di condotta responsabile degli affari. Certamente è essenziale una buona dose di doti relazionali. Il Sustainability Manager deve essere in grado di interfacciarsi con i vari reparti, dagli Acquisti alla Pianificazione e Controllo, dalla Qualità alle Relazioni Esterne, con il proposito di ottimizzare politiche, pratiche e procedure, allineandole con la visione aziendale.
Questa figura deve essere poi preparata anche sugli aspetti del management economico, per essere di supporto a scelte e strategie che tengano conto delle implicazioni finanziarie. Ricordiamoci che la Sostenibilità per le aziende è integrata nel business e in quanto tale è sinonimo di competitività, di profitto e di crescita. È fondamentale che il Manager della Sostenibilità sappia garantire che le scelte, oltre ad essere sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale, siano compatibili con il profitto aziendale.