Parliamo del primo digital native brand della cosmetica, italiano, che di recente ha fatto un ulteriore passo avanti verso una sempre maggiore sostenibilità. Il marchio è da poco e in modo ufficiale certificato Plastic Neutral. L’azienda torinese ha infatti collaborato con rePurpose Global la prima piattaforma di plastic credits al mondo, per finanziare il recupero dall’ambiente di tanti rifiuti plastici quanti ne utilizza per il suo imballaggio e la sua distribuzione.
Da stime recenti, sembra che il settore dell’industria della cura personale e della bellezza sia quello che produce più di 120 miliardi di unità di imballaggio ogni anno e che ricicla solo il 9% di tutti i rifiuti di plastica prodotti.
Di qui, l’idea della start up, guidata da Angelo Muratore, cofondatore, che chiarisce: «Abbiamo scelto di sostenere la complessa gestione dei rifiuti nella località di Dehradun, in India. Negli ultimi decenni questo ambiente, un tempo incontaminato, ai piedi dell’Himalaya, è stato devastato dall’inquinamento plastico dilagante. Qui più del 50% dei rifiuti è costituito da plastica multistrato (MLP) che non viene raccolta perché difficile da riciclare e quindi di scarso valore commerciale. Devolvendo una percentuale dei propri ricavi a questo progetto, SkinLabo permette la rimozione di circa 11 tonnellate l’anno di rifiuti altrimenti destinati a disperdersi nell’ambiente».
Un primo impegno green rientrante in una più ampia strategia che punta a ridurre l’utilizzo di plastica vergine nei prodotti. Un progetto non solo amico dell’ambiente, ma anche solidale nei confronti della popolazione indiana. Oggi, in quel Paese, i lavoratori impiegati nella raccolta dei rifiuti hanno un guadagno di meno di 5 dollari al giorno, lavorano in condizioni precarie e affrontano gravi discriminazioni nonostante forniscano un servizio sociale cruciale. Il progetto di Dehradun punta a garantire ai lavoratori indiani e alle loro famiglie un salario equo, standard adeguati di sicurezza sul lavoro, l’accesso all’assicurazione sanitaria e alla formazione professionale.
Qual è l’impatto di Skinlabo sull’ambiente?
SkinLabo ha deciso di supportare questo progetto (Pavitra Parvat) che non solo punta alla rigenerazione di un ecosistema un tempo incontaminato, ma anche alla creazione di impieghi dignitosi per i lavoratori del settore rifiuti, che in India vive una condizione marginalizzata e priva di sicurezza. Amiamo questo progetto in quanto ci ha consentito di coniugare un impatto ambientale positivo con uno sociale: nello specifico il progetto Pavitra Parvat permette di aumentare il guadagno in maniera differenziale per 37 waste workers e per le loro famiglie.
È il primo progetto oltre i confini nazionali che sostenete?
SkinLabo ha supportato in modo silenzioso varie iniziative a scopo benefico. Fra queste, il progetto di Medici con l’Africa, di Smart Charity – come ci piace definirlo – con cui abbiamo avuto fin da principio una grande affinità di valori. Anche noi pensiamo che Con poco si possa fare molto.
Concentriamoci su Skinlabo e sui suoi obiettivi.
La nostra missione è sempre stata cambiare un settore, quello della cosmetica, dalle fondamenta: la cosmesi di alta qualità deve essere un diritto per tutti e deve, anzi, può avere prezzi accessibili. Il sogno è stato fin dal principio fare la differenza per le persone e creare un profondo impatto sulla società. Oggi vogliamo dimostrare che l’alta qualità, non solo si può accompagnare ad un prezzo accessibile, ma anche ad un prodotto responsabile del proprio impatto sull’ambiente e sulle persone. Crediamo nel potere dei marchi di influenzare un cambiamento duraturo. La responsabilità è nelle mani delle aziende e dei consumatori. Dopo Just Be Smart, la campagna che ha guidato la nostra community verso scelte intelligenti e convenienti, oggi con orgoglio SkinLabo si fa portavoce di un nuovo agire consapevole ed informato rispetto all’impatto che i prodotti hanno sul pianeta, Just be Conscious.

Il team di Skinlabo
In Italia c’è qualcosa di simile alla vostra realtà?
In Italia non esisteva un brand che offrisse allo stesso tempo performance di prodotto così alte ad un prezzo accessibile. Siamo stati i primi ad avere un approccio SMART a 360 gradi: prodotto (smart perché le formule sono clean ed efficaci, con un’alta concentrazione di principi attivi), prezzo (smart perché è accessibile a tutti), servizio unico (smart perché SkinLabo offre una consulenza di bellezza personalizzata e gratuita), sostenibilità (smart perché SkinLabo adotta una strategia che punta ad un impatto sociale e ambientale reale e misurabile).
Quanti prodotti l’anno e di che tipo vendete? E chi sono i vostri clienti?
Vendiamo in Italia, in Europa, UK e USA. Abbiamo un catalogo di circa 70 referenze che spaziano da Skincare, Haircare, Bodycare, Makeup fino a Integratori Beauty. La nostra volontà è quella di fornire una beauty routine completa che possa abbracciare più categorie possibili. I nostri bestseller sono i prodotti antiage che garantiscono un risultato visibile in poche settimane o alcuni minuti.
Vi limitate a vendere o vi occupate anche della produzione? E da dove vengono gli ingredienti dei vostri prodotti?
I nostri laboratori sono in Italia. Creiamo con i formulatori e i cosmetologi le nostre formule e utilizziamo i migliori principi attivi presenti sul mercato. Attenti non solo alla performance, ma anche a innovazione e sicurezza. I nostri prodotti hanno almeno il 90% degli ingredienti di origine naturale: prediligiamo gli ingredienti di origine naturale, ma ci affidiamo innanzitutto alla ricerca.
In quanti lavorate?
Abbiamo un team dedicato per ogni area, dallo sviluppo prodotto alla comunicazione, al customer care, logistica e oggi anche distribuzione omnichannel.
Di cosa hanno bisogno in Italia le aziende come la sua?
Di fiducia. Avviare una start up è un grande atto di coraggio, ma anche un grande rischio. La chiave del successo è in primo luogo avere le idee chiare su quelli che sono gli obiettivi. In secondo luogo, è importante circondarsi di persone che credano nel progetto e diano il massimo per raggiungerli. Oggi non si può più pensare ad un mondo in cui le aziende non agiscano in maniera sostenibile. La vera differenza la fa l’idea giusta, quella che rivoluziona positivamente un mercato o un settore.
Consigli a futuri startupper?
Essere sempre informati, curiosi e individuare nicchie di mercato con alti potenziali inesplorati.
Testimonial, sostenitori, sponsor di SkinLabo: Chi vorrebbe avere?
Il team e i clienti di SkinLabo sono i primi e veri ambassador del brand, più di 1milione e 300mila persone tra Europa e Stati Uniti. Collaboriamo ogni giorno con micro-medi-top influencer che ci aiutano a divulgare il nostro messaggio e la nostra filosofia e a far conoscere i nostri prodotti alla loro community. Puntiamo sulla creatività e sull’unicità di ciascuno e sulle interazioni della follower base.
rePurpose Global è la prima piattaforma di plastic credits al mondo dedicata a rendere l’azione ambientale accessibile per le aziende di tutto il mondo. La sua soluzione one-stop permette a chiunque di diventare Plastic Neutral finanziando progetti di gestione e mitigazione dei rifiuti plastici in tutto il mondo. rePurpose Global ha creato un impatto ambientale per le persone in 26 paesi coinvolgendo più 100 marchi, dalle PMI emergenti alle Fortune 500 globali. Con il suo operato, rePurpose Global sta influenzando positivamente e toccando le vite di oltre 9.500 lavoratori dei rifiuti membri di comunità emarginate nei paesi in via di sviluppo.