Intervista a Sabrina Moneghini Lenghi, giurista d’impresa e fondatrice della community #Sostieniilpianeta che oggi conta quasi 2.000 professionisti della sostenibilità: «Per noi alla base ci sono i valori di rispetto, inclusione, parità dei sessi e culture. Oltre al rispetto per gli animali, l’ambiente e la sicurezza sul lavoro». Nata su LinkedIn, gli iscritti si impegnano ad attuare e divulgare le buone azioni sostenibile nel rispetto del Pianeta nelle loro aziende, nelle scuole dove operano, nelle loro famiglie e negli ambienti che frequentano.
Le origini della parola Sostenibilità. Come nasce la Community #sostieniilpianeta?
L’etimologia della parola Sostenibilità è molto importante: ripartendo dal significato della parola possiamo capire le azioni da compiere ogni giorno. Questo riguarda ogni aspetto della nostra vita familiare, sociale e umana. In particolare, la parola Sostenibilità deriva dal latino “Sustinere” che significa “Tenere”. In qualche modo ha a che fare con il monitoraggio dell’impatto che le nostre azioni hanno sul nostro pianeta Terra.
A chi si rivolge?
Per sostenere la community e il progetto scolastico europeo #unascuolagreenpertutti è stato realizzato un calendario 2022 firmato #sostieniilpianeta, destinato gratuitamente alle scuole di ogni ordine e grado: che accompagna i bambini e i ragazzi alle buone abitudini quotidiane nel rispetto del Pianeta per 365 giorni all’anno (richiedibile scrivendo a scuolagreenpertutti@libero.it). Il calendario è rigorosamente stampato in carta SFC dalla “Q Print Srl” di Gallarate e viene confezionato con scarti di produzione dell’azienda.
Quale attività propone?
Partendo dalla parola Sostenibilità, è stato inserito un laboratorio per le scuole dove viene chiesto ai bambini quale parola accostereste a questo termine: questo per invitare i piccoli alla riflessione e far capire loro l’importanza delle azioni corrette e consapevoli.
Quali sono le persone più importanti della Community?
In particolare, occorre citare alcuni membri che sono la spina dorsale della Community attivissima: la divulgatrice scientifica Francesca Giliberti Mangoni; Francesca Gresia, communication manager, giornalista, social researcher; Benedetta Morucci, sustainable product design; Claudia Saroni, educatrice alimentare; Duccio Travaglini, economia e politiche dell’ambiente. L’elenco sarebbe lunghissimo…
L’obiettivo degli esperti è formare la consapevolezza nel rispetto del Pianeta partendo dalle proprie abitudini quotidiane, dai processi produttivi nelle imprese. Un esempio che dovrebbero seguire tutte le aziende: si tratta di un processo lungo, necessario a generare un vero cambiamento. Per capire se un’azienda è sostenibile dobbiamo mettere il dito dentro i processi produttivi, le materie prime utilizzate, gli aspetti sociali ed economici che riguardano tutto l’indotto. In una parola sola il consumatore e #sostieniilpianeta chiedono alle imprese trasparenza.
Qual è la filosofia #sostieniilpianeta?
“Vivere in EQUILIBRIO con le persone e con il pianeta” è la filosofia che accompagna la nostra community, basata sui valori di rispetto, inclusione, parità dei sessi e tra le culture, rispetto degli animali e dell’ambiente, sicurezza sul lavoro. Per rispondere ai valori sopra citati occorre rispettare le persone (tutti siamo ‘extra-ordinari‘, perché non c’è sostenibilità senza inclusione). Non dobbiamo produrre rifiuti, come ci chiede l’Europa, acquistare meno e meglio ed imparare l’arte del riciclo e dell’economia circolare. Attuare le buone azioni quotidiane al fine di salvare il pianeta, far capire alle persone quanto è importante vivere in maniera responsabile: questo vuol dire avere rispetto verso noi stessi, il prossimo e le giovani generazioni. In una parola sola, dobbiamo diventare persone e consumatori consapevoli perché senza consapevolezza non c’è cambiamento.
Qual è il collegamento con i 17 Goals dell’Agenda 2030 dell’Onu?
Attuare concretamente i 17 Goals dell’Agenda 2030 dell’ONU sono alla base degli obiettivi della Community #sostieniilpianeta e fanno riferimento a un insieme di questioni importanti per lo sviluppo che prendono in considerazione in maniera equilibrata le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile – economica, sociale ed ecologica – e mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l‘ineguaglianza, ad affrontare i cambiamenti climatici, a costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani. La sostenibilità va affrontata a 360 gradi, gli obiettivi vanno affrontati e perseguiti insieme: serve un patto tra tutti gli attori del cambiamento, iniziando dal settore della moda che è tra i più inquinanti… Ma c’è una buona notizia: nella community #Sostieniilpianeta esistono nuove realtà sostenibili che hanno scelto di sostenere il progetto scolastico europeo #unascuolagreenpertutti di #sostieniilpianeta.
Quali sono le aziende sostenibili presenti all’interno della Community?
- “FORTUNALE”, la prima maglia italiana naturale riciclabile. È una start-up di moda del Sud Italia, i capi vengono realizzati grazie a materie prime derivanti da allevamenti che rispettano gli animali, sono utilizzate solo tinture naturali estratte da piante e fiori, packaging rigorosamente plastic free. Per ogni maglione prodotto viene piantato un albero e questo numero viene riportato sul capo acquistato che diventa unico.
- “LAMANTERA PROJECT” – Spiega la Ceo Benedetta Morucci: «Il progetto nasce dal desiderio di dare nuova vita alle lane italiane, ponendo alla base il rispetto delle risorse e degli esseri umani come stile di vita. Da questo il claim “from nice people to nice people.” Tutta la lana proviene da allevamenti a pascolo e transumanti del territorio Appenninico e viene lavorata interamente su filiera nazionale tramite processi lenti e a basso impatto ambientale. Utilizziamo solo materiali naturali 100% riciclabili».
Il Calendario ha permesso di sostenere diverse associazioni e cooperative. Quali?
Il calendario 2022 firmato #sostieniilpianeta ha scelto di dare ampio spazio al settore fashion, ai brand sostenibili come Lamantera, Fortunale e Vi presento Italia, e-commerce specializzato nel made in Italy.
Enactus PoliMi, associazione del Politecnico di Milano che raccoglie fondi per il progetto in Ghana “Shea matters” con l’obiettivo di creare un canale di commercio equo solidale di burro di Karité tra il Ghana e l’Italia e investire i profitti sul territorio ghanese.
Semi di vita, cooperativa sociale di Bari che aiuta i giovani in difficoltà e si occupa di agricoltura sociale.
Mission Empathy, fondata da Michela Fazzito, che fra le molte attività supporta i bambini ospedalizzati in questo periodo presso l’Ospedale “Sacro Cuore Don Calabria” di Negrar, Verona.
«È un’iniziativa che abbiamo molto a cuore» sottolinea emozionata Sabrina Moneghini Lenghi.
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