“Tutti matti per il Riso”: la raccolta fondi del progetto Itaca per abbattere i tabù sulla salute mentale

di Veronica Rossetti
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Intervista a Lorenzo Pettinato, Fundraising and Communication Manager di Progetto Itaca, Fondazione che supporta le persone con problematiche relative alla sfera della salute mentale in tutta Italia con attività di formazione, prevenzione, informazione, riabilitazione, accoglienza e ascolto.

 

Progetto Itaca è una Fondazione che aiuta ad abbattere le barriere sociali che isolano le persone affette da mali invisibili, non meno gravi di quelli fisici: i disturbi della salute mentale. La motivazione? Il pregiudizio offusca la conoscenza su queste problematiche e spesso colpisce più duramente della malattia stessa. A questo scopo, la Fondazione promuove campagne nazionali di sensibilizzazione, supporto e riabilitazione rivolte alla società e a persone affette da disturbi della salute mentale e alle loro famiglie. Tra le loro iniziative spicca Tutti matti per il Riso che si tiene a cadenza annuale, in prossimità della Giornata Mondiale della Salute Mentale, il 10 ottobre. Lorenzo Pettinato, responsabile della raccolta fondi, dell’organizzazione degli eventi e della comunicazione della Fondazione, ci ha raccontato la mission, le attività di Progetto Itaca e le ultime raccolte fondi in programma.

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Come nasce “Progetto Itaca”?

L’organizzazione nasce alla fine degli anni ‘90 per la carenza di servizi in grado di rispondere a malattie “invisibili” relative alla salute mentale. Alcune famiglie sentivano la mancanza di strutture ricettive che si occupassero di questo tipo di problematiche.  Unendosi, hanno deciso di fondare l’associazione nel 1999. Progetto Itaca, istituita il 5 luglio 2012, è riconosciuta come personalità giuridica da parte della Prefettura – Ufficio Territoriale di Governo di Milano ed è iscritta all’anagrafe delle Onlus.

Quante sedi avete oggi?

La Fondazione coordina 17 sedi attive sul territorio nazionale che, riunite, rappresentano in Italia la principale organizzazione impegnata a favore della salute mentale. Ogni associazione locale ha un grado e sviluppo diverso: è legalmente autonoma però utilizza il brand Progetto Itaca e rispetta la sua mission e vision. La prima sede a nascere è stata Milano ed è ancora attiva. Siamo presenti anche in altre città italiane: Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Campobasso, Catanzaro-Lamezia, Firenze, Genova, Lecce, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Roma, Rimini, Torino.

Di cosa si occupa la Fondazione?

La salute mentale è altrettanto importante rispetto a quella fisica: il Covid-19 ha messo la società di fronte a questa evidenza con l’aumento dei casi di disagio psichico, come ansia e depressione, in particolare tra gli adolescenti. Nonostante ciò, persistono pregiudizi e tabù riguardo a queste problematiche: spesso, anche solo rivelare di essere seguiti da una/o psicologa/o o assumere psicofarmaci è fonte di vergogna. Noi vogliamo sensibilizzare la comunità per superare stigmi e pregiudizi, diffondere una corretta informazione per favorire la prevenzione e l’orientamento alla cura e sostenere le persone che soffrono di disturbi della salute mentale e le loro famiglie nel percorso di recupero del benessere e della pienezza di vita. Le malattie mentali infatti sono patologie curabili e ogni persona che ne è colpita merita un aiuto tempestivo, una diagnosi corretta e una cura efficace per condurre una vita piena e soddisfacente, libera dal senso di colpa. Sosteniamo, quindi, le persone e le famiglie tramite progetti vari di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione. Accompagniamo chi soffre contribuendo a offrire una vita dignitosa, a spezzare quel circolo vizioso costituito dal disagio psichico.

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Quali servizi mettete a disposizione?

Offriamo servizi completamente gratuiti, mostrando particolare attenzione alle relazioni e concentrando il nostro lavoro sull’ascolto, il rispetto e la valorizzazione della persona. Agiamo liberi da ogni credo religioso e schieramento politico e prestiamo particolare attenzione ai costi e alla destinazione dei fondi. Crediamo, infatti, nella trasparenza del No Profit e le nostre Relazioni Annuali sono pubblicate sul nostro sito web. Abbiamo anche dei programmi di formazione rivolti a persone con disturbi psichici, ai caregiver e a familiari di adolescenti e giovani che soffrono di problemi correlati alla salute mentale. Forniamo poi una preparazione specifica, in collaborazione con professionisti, rivolti ai tanti volontari che portano avanti la maggior parte dei nostri progetti. Proponiamo programmi di prevenzione e interventi nelle scuole come Ending the silence, rivolto a genitori di giovani adolescenti e al personale scolastico di scuole superiori per la prevenzione delle problematiche relative al mondo della salute mentale durante l’età scolastica. Le persone in difficoltà possono contattarci ai numeri della Linea di Ascolto.

Parlaci di “Tutti Matti per il Riso”, uno dei vostri progetti principali

Si tratta dell’evento nazionale di raccolta pubblica di fondi  che si svolge in concomitanza con la Giornata Mondiale della salute, indetta dall’OMS. A fronte di una donazione, vengono distribuite delle confezioni di riso Carnaroli oltre che, ogni anno, un’esclusiva ricetta realizzata da un celebre chef. Nel 2022 ci è stata dedicata da Filippo La Mantia, del ristorante Oste e Cuoco di Milano. L’anno scorso “Tutti Matti per il Riso” si è tenuto l’8 e il 9 ottobre: è stato possibile incontrare i volontari di Progetto Itaca in 18 città italiane e sostenere, così, le attività delle sedi locali. Queste giornate di incontro con il pubblico ci aiutano a sensibilizzare sulla nostra mission e sui progetti che portiamo avanti. “Tutti matti per il Riso” non si esaurisce, però, con gli incontri in piazza: fino a Natale è sempre possibile fare una donazione online e ricevere il riso comodamente a casa. Inoltre, nel 2022 abbiamo lanciato la seconda edizione della social challenge culinaria #TuttiMattiperilRiso. È bastato preparare e condividere un piatto a base di riso con l’hashtag dedicato. I 10 piatti migliori, selezionati dallo Chef La Mantia, sono raccolti in un e-book pubblicato sui nostri canali a Natale. Questa iniziativa è “un gioco” che ha come scopo quello di sensibilizzare il pubblico sul tema della salute mentale e dare visibilità a “Tutti Matti per il Riso”.

Quali sono le altre iniziative di “Progetto Itaca”?

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Un’altra attività importante è “Un sorRISO con il cuore e la MENTE”. L’iniziativa è pensata per la sicurezza e la salute di genitori e figli che si sono ritrovati improvvisamente a fronteggiare l’aumento della povertà e il disagio psicologico conseguente la pandemia. I pacchi di riso acquistati dai donatori vengono poi consegnati da Progetto Itaca al Banco Alimentare, che sostiene strutture caritative convenzionate offrendo aiuto alimentare a persone e famiglie in difficoltà, purtroppo aumentate a causa della pandemia. Poi c’è il progetto “YouthInMind”, sostenuto da Lundbeck Italia e dalla raccolta punti Fidaty di Esselunga, che promuove nelle scuole di 11 città italiane programmi di informazione, sensibilizzazione e supporto alla salute mentale in adolescenza.

Qual è l’esperienza con il digitale nella raccolta delle donazioni e nella visibilità della Fondazione online?

Essere online è fondamentale. Prima che internet arrivasse non c’era possibilità di raccolte di fondi da destinare alle fondazioni come oggi. Dobbiamo seguire questa corrente: i profili social sono fondamentali, così come avere un sito web responsive, con un’interfaccia intuitiva che permetta di fare donazioni ricorrenti, in maniera veloce e pratica oltre che incentivare e mettere in risalto tutti i progetti. Da oltre un anno e mezzo abbiamo poi avviato il progetto “Attivismo Digitale”, che consiste principalmente nella redazione di articoli per il nostro blog, volti a informare e sensibilizzare sulla salute mentale e, quindi, a superare lo stigma che colpisce tante persone. Gli articoli vengono poi lanciati sui nostri profili Gli articoli vengono poi lanciati sui nostri profili Facebook e Instagram.

Avete all’attivo anche progetti con imprese sociali o altre organizzazioni Non Profit?

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Sì, siamo sostenuti da molti altri enti del terzo settore e da imprese sensibili al tema della salute mentale. Per esempio, grazie al sostegno di Fondazione San Zeno, abbiamo avviato e sviluppato il progetto Rotta verso il lavoro, volto all’inclusione sociale e lavorativa delle persone che convivono con una fragilità psichica nelle città di Napoli e Torino, dove siamo presenti con un’associazione locale. Poi saranno organizzati laboratori di orientamento al lavoro e bilancio delle competenze, nonché tirocini di risocializzazione in partenariato con aziende e associazioni esterne: gli assistiti iscritti saranno accompagnati nell’inserimento al mondo del lavoro tramite centri di smart-working assistito, le “JOB Stations”. Abbiamo ideato le JOB Stations con l’aiuto di Fondazione Italiana Accenture, a partire dal 2012: da allora sono stati aperti cinque centri a Milano, Roma, Parma, Bologna e Torino.

 

Photo: Lucrezia Roda

 

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