Palloncini lasciati liberi e mozziconi di sigaretta procurano la morte di migliaia di tartarughe: è sempre più urgente adottare il giusto impatto sull’ambiente per traferire alle nuove generazioni un pianeta più pulito. Da questo presupposto nel 2019 è nata Plastic Free Odv Onlus, per informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica. «Il 22 aprile 2023 sarà la Giornata Mondiale della Terra – racconta il presidente Luca De Gaetano – e noi daremo un grande contributo mettendo in campo la nostra struttura e tutti i volontari».
L’associazione opera sul campo attraverso diversi progetti come appuntamenti di pulizia ambientale, salvataggio delle tartarughe marine, sensibilizzazione nelle scuole e Comuni Plastic Free. E lo racconta con i numeri. Oltre 2 milioni e mezzo di chilogrammi di plastica rimossa dall’ambiente da oltre 250mila volontari in più di 2.000 appuntamenti, che hanno restituito nuova vita a territori completamente sommersi dai rifiuti. Spiega De Gaetano: «Abbiamo sentito la necessità di dare la possibilità a più persone possibile di condividere questa missione. Nei primi mesi, come realtà digitale, abbiamo raggiunto 20 milioni di utenti e oggi, con più di 1.000 referenti in tutta Italia, siamo divenuti la importante e concreta associazione su questa tematica».
I weekend dedicati alla pulizia ambientale in tutto il territorio ottengono sempre un successo straordinario.

I volontari Plastic Free a Castelvolturno
Su questa problematica c’è grande voglia di partecipazione, soprattutto tra i giovani – ricorda De Gaetano – e del resto la sensibilizzazione verso i giovani è una delle nostre mission primarie. In questi anni abbiamo avvicinato oltre 100mila studenti delle scuole con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza che non esiste un Pianeta B. I nostri interventi, della durata di circa un’ora, trasmettono allo studente tutte le nozioni necessarie per fare le giuste scelte nel rispetto dell’ambiente.
Plastic Free è cresciuta in fretta, ma rimane un’associazione su base volontaria con 1.200 referenti in tutte le Regioni italiane e un esercito di volontari che ha già permesso di realizzare weekend di pulizia ambientale in 400 città diverse. «Lo scorso ottobre si è tenuta la sesta edizione – spiega il Presidente – e ogni volta riusciamo a fare meglio dell’anno prima grazie alle campagne di sensibilizzazione a cui ogni anno dedichiamo il 70% dei fondi che riusciamo a raccogliere».
Plastic Free è presente sulla piattaforma TrustMeUp che sarà utilizzata per la raccolta fondi della prossima iniziativa.
Il 22 aprile 2023 sarà la Giornata Mondiale della Terra, noi daremo il nostro contributo mettendo in campo la nostra struttura e tutti i volontari. Faremo pulizia in tutta Italia e alla fine della giornata pianteremo simbolicamente un albero come simbolo della rinascita di quella fetta di territorio.

I volontari Plastic Free a Firenze
Un altro obiettivo è quello di convincere più Comuni possibile a darsi regole per la tutela dell’ambiente.
Abbiamo già stipulato oltre 400 protocolli d’intesa con altrettante amministrazioni locali. Per noi è un vero e proprio patto che ha l’obiettivo di generare benefici per il territorio, snellire gli iter burocratici, favorendo le attività di volontariato, e avvicinare l’Ente ai cittadini impegnati nella tutela ambientale. Abbiamo anche ideato un premio dedicato ai Comuni più virtuosi che hanno adottato una serie di misure per migliorare il proprio territorio, facendo bene all’ambiente e alle future generazioni. I criteri di valutazione si basano su 5 pilastri: lotta contro gli abbandoni illeciti, sensibilizzazione del territorio, collaborazione con la nostra associazione, gestione dei rifiuti urbani e attività virtuose realizzate. Ogni anno organizziamo una cerimonia nazionale di premiazione in una location prestigiosa con la consegna del nostro trofeo e dell’attestato del livello di virtuosità pari a 1, 2 o 3 tartarughe.
E a proposito di tartarughe, l’associazione ha messo in piedi un grande progetto a salvaguardia della specie.
Ogni anno – dice De Gaetano – oltre 40mila esemplari muoiono per l’inquinamento da plastica e per l’incuria dell’uomo. Il nostro compito è recuperare quelle in difficoltà, curarle, riabilitarle e liberarle nuovamente in mare. Si possono fare donazioni utili per coprire le spese per il mantenimento della struttura, per l’acquisto del materiale necessario per le vasche, per l’acquisto di medicine necessarie alle cure, l’acquisto del cibo, per il pagamento di interventi veterinari e per tutto il necessario per le attività di monitoraggio dei nidi.
E non finisce qui. Plastic Free è attiva anche con altri progetti.
Il primo: concorrere all’eliminazione dei palloncini lanciati in cielo, con una campagna di sensibilizzazione per far comprendere che nonostante si tratta di un oggetto biodegradabile non sparisce magicamente in natura: terminato il proprio volo ritorna a terra e nei mari, inquinando e rischiando di essere facilmente ingerito dagli animali. Molte delle tartarughe marine che sono state salvate avevano frammenti di palloncini dentro lo stomaco.

I volontari Plastic Free a Genova
Un altro progetto riguarda l’inquinamento dovuto dai mozziconi di sigaretta, gettati in maniera inconsapevole o da incivili nell’ambiente. Al loro interno, oltre a tutte le sostanze nocive più conosciute, sono presenti anche le nanoplastiche che rimarranno a vita nell’ambiente creando un danno permanente.
Sebbene oggi sia una realtà italiana, l’obiettivo di Plastic Free è aprirsi al mondo. «Abbiamo fatto i primi passi in Kenya e Tanzania – conclude il Presidente De Gaetano – e nel giro di 1 anno vogliamo ampliare il nostro raggio d’azione e diventare un soggetto capace di operare in tutto il mondo».
Photo cover: i volontari di Plastic Free a Fano