In Friuli Venezia Giulia la responsabilità d’impresa crea sinergie e innovazione sostenibile

di Jessica Vengust
0 commento
premio-percorsi-fvg2
Intervista a Chiara Cristini, referente pari opportunità di IRES FVG, impresa sociale per lo sviluppo locale sostenibile e inclusivo per la qualità della vita lavorativa in Friuli Venezia Giulia.

L’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali del Friuli Venezia Giulia – IRES FVG – è un’impresa sociale che dal 1983 realizza attività di formazione professionale e consulenza sul territorio. Per favorire uno sviluppo locale sostenibile e inclusivo, ha sviluppato il progetto “PerCoRSI in FVG“, Percorsi per la salute, la sicurezza e la qualità della vita lavorativa in Friuli Venezia Giulia. Ne abbiamo parlato con Chiara Cristini, referente Pari Opportunità, Servizio, Ricerca e Progettazione di IRES FVG.

In che cosa consiste PerCoRSI in FVG e perché è un’iniziativa importante per il territorio?

PerCoRSI in FVG è stata un’azione di sistema con molti partner, che ha valorizzato le buone prassi aziendali e le organizzazioni che si sono distinte nell’applicazione del welfare aziendale e nell’adozione delle buone pratiche della Responsabilità Sociale di Impresa (RSI). Il progetto è terminato nel 2021, aveva una struttura biennale ed era finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso il Fondo Sociale Europeo. L’obiettivo di PerCoRSI in FVG non era l’ottenimento di un riconoscimento, bensì la promozione e diffusione di una cultura aziendale sostenibile (e possibile). Non si tratta di ricevere un premio o una certificazione, il progetto è piuttosto legato a una sensibilizzazione territoriale sulle buone pratiche aziendali da seguire. Attualmente non è prevista una nuova edizione, ma il progetto è però riuscito a trasformarsi, grazie alla collaborazione con Animaimpresa, l’associazione che svolge attività finalizzate alla promozione e alla diffusione dello Sviluppo Sostenibile attraverso idee innovative e progetti mirati. Questa nuova iniziativa (“Sostenibilità a sistema”), lanciata a febbraio 2022, mira a creare un network sinergico tra enti e aziende per promuovere la Responsabilità Sociale d’Impresa in Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa, finanziata dalla Regione, vuole sensibilizzare le aziende sul corretto approccio alla sostenibilità, accompagnandole nell’acquisizione di competenze e facilitandone i processi d’innovazione.

ires-percorsi-fvg

In che modo IRES FVG ha attivato lo scouting sul territorio per creare una mappatura delle aziende che già condividono un modello sostenibile?

Con Percorsi prima e con l’Osservatorio adesso, abbiamo avviato una mappatura del territorio e studiato le aziende. Ci siamo ispirati al modello Welfare Index PMI di Generali. Un modello che evidenzia non soltanto gli indicatori di monitoraggio, ma dove si raccontano anche le esperienze aziendali. La sfida sta proprio nel sensibilizzare le piccole medie imprese che sono l’ossatura della nostra economia nazionale. Sicuramente c’è ancora molta strada da fare, ma PerCoRSI in FVG è riuscito a smuovere più di qualche “coscienza aziendale” e l’eco del progetto si sente. Ovviamente Animaimpresa ha dato il suo grande contributo: in questo settore sono stati i pionieri. Parallelamente anche noi di IRES FVG nel nostro piccolo abbiamo iniziato a parlare con i nostri stakeholder per capire se e come facevano sostenibilità di impresa all’interno della loro realtà aziendale.

Quali buone pratiche adottate in IRES FVG?

Noi di IRES FVG ci occupiamo di formazione. Abbiamo organizzato 3 corsi di formazione sulla sostenibilità e un corso di formazione superiore tecnica sulla contabilità e la sostenibilità, riuscendo così a formare delle vere e proprie figure professionali specializzate in questo settore. Essendo un’impresa sociale, la nostra programmazione è anche molto legata all’agenda 2030. Personalmente sono molto sensibile alla tematica delle pari opportunità: nei nostri corsi alleghiamo sempre un modulo che sottolinea questo aspetto, inoltre la dimensione della parità di genere è inserita come tema-chiave trasversale e nel bilancio sociale.

aziende-premiate-percorsi-fvg

Perché c’è bisogno di sensibilizzare le aziende e più in generale le coscienze?

C’è ancora tanto da lavorare, con il progetto PerCoRSI in FVG abbiamo iniziato a seminare, bisogna aspettare ancora un po’ di tempo per raccogliere. Nel frattempo è importante parlarne, il passaparola è fondamentale per smuovere una certa cultura e far emergere quelle realtà che già adottano buone pratiche di sostenibilità senza magari neanche rendersene conto. Penso che ci sia la forte necessità di mettere in circolo le coscienze in modo da creare una vera community. Per noi che facciamo parte del Terzo Settore, avere una particolare sensibilità verso la sostenibilità è quasi una scelta ovvia: fa parte del nostro dna. Ma non è sempre così. Bisogna stare attenti a capire chi lo fa perché ci crede e chi lo fa soltanto per moda. Il rischio di greenwashing c’è. Per noi, ad esempio, è fondamentale, dopo una prima mappatura, organizzare un’intervista di persona con le aziende. Vis-a-vis si capisce subito chi ha un vero “Credo” e chi no. Solitamente chi decide di adottare veramente le buone pratiche aziendali, inizia da una prima elaborazione interiore chiedendosi “Cosa sto facendo? Sto già adottando delle iniziative sostenibili all’interno della mia azienda? Se sì, quali sono?”

Quale consiglio darebbe alle imprese che vogliono adottare le buone pratiche della responsabilità di impresa?

Consiglio di procedere per piccoli passi, iniziando a informarsi e a prendere spunti. Basta iniziare anche dalle cose più piccole e banali come spegnere la luce quando non serve e imparare a non sprecare la carta. Sono piccoli accorgimenti che oltre a portare subito un risparmio economico, iniziano un percorso di sensibilizzazione delle coscienze. A seconda del tipo di azienda, ci sarà poi una maggiore sensibilità al fattore ambientale o a quello umano. A un’impresa edile, ad esempio, verrà più naturale avvicinarsi all’aspetto green, una società che eroga servizi alla persona, sarà invece più sensibile all’aspetto umano, in generale poi, qualsiasi sia il tipo di approccio, solitamente entrambi gli aspetti convergono, come una naturale evoluzione.

percorsi-fvg2

E a quelle aziende più restie e cieche?

Il confronto tra pari funziona sempre, quando siamo di fronte a una realtà un pochino meno aperta e sensibile a determinati argomenti, è bene portare degli esempi pratici di realtà affini. Non ha senso paragonare realtà lontane come multinazionali o big industries, è importante portare esempi di fattibilità tangibile e possibile.

You may also like

Lascia un commento