Intervista a Carla Diamanti, ex paziente oncologica e presidente di un’associazione che organizza incontri con medici specialisti ed esperti nel campo della psicologia e della bellezza, per fornire consigli e gestire le varie difficoltà
I numeri del cancro in Italia 2022 confermano che il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne: circa un tumore maligno ogni tre (30%) è un tumore mammario. “Mettiamoci le Tette” è la onlus nata dal movimento spontaneo che nel 2012 si è battuto contro la chiusura dell’ospedale Valdese di Torino e del suo reparto di Senologia. Le attività organizzate dall’associazione sono gratuite e finalizzate alla divulgazione della cultura della prevenzione e al supporto alle donne in terapia e sono gestite da volontari che portano avanti il progetto denominato “Percorso Fucsia”.
Carla Diamanti, ex paziente oncologica e presidente di “Mettiamoci le tette”: come nasce questa onlus?

Carla Diamanti
Siamo nati nel 2017 sulla scia del movimento che nel 2012 si era battuto per evitare la chiusura dell’Ospedale Valdese di Torino. Era un centro molto importante: ogni anno venivano realizzati 600 interventi di tumore mammario, 18mila mammografie ed ecografie, era presente uno staff all’avanguardia e specializzato nella diagnosi precoce. Si trattava di un modello unico, che metteva le pazienti al centro di un sistema perfettamente funzionante, senza tempi di attesa e con costi bassissimi. Un esempio guardato con ammirazione e un punto di riferimento per donne che arrivavano da tutta Italia.
In quell’occasione avevate organizzato una bella iniziativa di protesta…
È così: io e alcuni colleghi fotografi avevamo creato una cabina oscurata dove le persone entravano e si fotografano a seno nudo, in maniera anonima senza testa. L’insieme di questi scatti fotografici aveva permesso la creazione di uno striscione che è stato posto di fronte all’ospedale.
La protesta è stata utile per evitare la chiusura dell’ospedale?
Cinque anni di manifestazioni, proteste e incontri hanno permesso una nuova possibilità. L’ospedale è stato chiuso ma non è stato venduto: oggi è una casa della salute pubblica all’interno della quale c’è anche la sede della nostra onlus, in via Silvio Pellico 19, dove svolgiamo gli incontri con le donne che hanno bisogno di una consulenza.
Chi ha fondato oltre a te questa onlus e chi ne fa parte oggi?
Il senologo Mauro Drogo che da trent’anni si occupa di radiologia senologica e prevenzione del tumore mammario. Lucia Centillo, che si relaziona con la pubblica amministrazione e che ha portato questo tema così importante anche presso la Regione Piemonte e il Parlamento. Angela Tranfo, attualmente tesoriera della onlus. Monica Cappio Barazzone, che si occupa del coordinamento dei volontari. Poi ci sono Charlotte Boyer, sezione web, e Silvia Cosentino, avvocatessa.
Quali sono le attività messe a disposizione da “Mettiamoci le tette”?
Per le donne che si trovano a dover affrontare la malattia, offriamo un supporto su vari fronti. Da un lato organizziamo incontri con medici specialisti e appuntamenti con esperti nel campo della psicologia e della bellezza per fornire consigli e gestire le varie difficoltà. Le pazienti che sono soggette alla chemioterapia e alla radioterapia vengono accolte e fatte sentire a loro agio, grazie alla collaborazione di persone volontarie che danno il loro supporto in un progetto chiamato “PERCORSO FUCSIA”. Inoltre, viene fatta tanta prevenzione sul campo con i medici volontari: visite gratuite, campagne informative, azioni per rendere le persone consapevoli. Dal 2019 la onlus ha aperto uno sportello informativo dedicato alla mutazione del gene BRCA, seguito dalla dottoressa Elisa Artusio, con l’obiettivo di fare da primo filtro per le donne e aiutandole a capire se e come sottoporsi a un test genetico. Sul fronte amministrativo invece Carla Giomo è a disposizione per consulenze individuali riguardo la normativa prevista per la tutela delle pazienti in caso di malattia. Ricordo che la nostra onlus si è battuta per far ottenere l’accesso al ticket gratuito alle donne che hanno una mutazione genetica.
Poi ci sono iniziative più trasversali…
Le iniziative promosse da quest’associazione sono diverse come i corsi di lingue, di cucina, così come l’aiuto nella consegna della spesa a casa o per seguire i figli mentre svolgono i compiti. Due sono di particolare rilevanza:
“Leggi un libro per ogni ciclo… e poi raccontaci il più bello” consente alle donne in terapia di non avere solo ricordi negativi di quei momenti così tristi e dolorosi, ma di poter trasformare il periodo delle cure in un piacevole momento di lettura. Di fatto, abbiamo messo a disposizione una biblioteca con volumi di ogni genere da prendere in prestito.

Mauro Drogo
Poi c’è “La banca della parrucca”: in linea con una cultura della circolarità, raccogliamo parrucche e le igienizziamo per donarle alle donne che non hanno i soldi per acquistarle. Sappiamo che anche la persona più coraggiosa e pronta a questa esperienza, davanti allo specchio che riflette un viso senza capelli ha un sussulto. Visto che ci siamo passate anche noi, lo sappiamo: la sensazione è travolgente. Per questo ci piace sapere che esistano donne che aiutano altre donne, donando quella parrucca che ha permesso loro di vivere più serenamente un periodo buio.
Nel 2022 è stato sancito un gemellaggio tra la città di Torino e la Francia, mi vuoi parlare di questa novità?
Molto volentieri, per la prima volta l’associazione “Mettiamoci le tette” ha partecipato a un’impresa organizzata da La Coquillade Provence, che fa parte della catena Relais & Châteaux sostenuta dal Team Triathlon Canal Plus. A ottobre scorso è stata organizzata una challenge, per raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro, che consisteva in un’impresa sportiva: una pedalata a cui abbiamo partecipato sia io che il senologo Mauro Drogo. La sfida consisteva in una pedalata di 805 chilometri attraverso cinque fra le strutture più belle e suggestive della catena Relais & Châteaux in Francia. Alcuni chef stellati hanno organizzato una charity dinner per raccogliere fondi per la ricerca contro il tumore al seno.
Chiudiamo con una missione importante che riguarda il mondo scolastico e universitario.
Abbiamo intenzione di diffondere l’importanza della prevenzione nelle scuole e nelle università per rendere i giovani consapevoli di quanto sia importante la prevenzione nella lotta al tumore al seno, ma anche di proporre il tema all’Ordine dei Giornalisti della Regione Piemonte.