Fondatrice della community #Donnecheammiro, Mariangela Cassano è un’esperta di empowerment femminile, cultura e sostenibilità: «Grazie a 120mila donatori, ActionAid sostiene progetti in tutto il mondo».
È un’organizzazione internazionale indipendente che opera in Italia dal 1989, con programmi di sostegno a distanza e progetti a supporto dei bambini, delle donne e delle famiglie delle comunità in cui lavora. Dall’ultimo bilancio sociale, pubblicato nell’agosto 2022, emerge che nel 2021 ActionAid ha realizzato 34 progetti fra Italia ed Europa e 177 nel mondo. Sommando il supporto dei 120mila donatori regolari a quello dei contribuenti saltuari, ActionAid ha ottenuto circa 48 milioni di euro di proventi.
A presiedere la sede italiana di ActionAid nel triennio 2022-2025 è Mariangela Cassano, fondatrice della community #Donnecheammiro ed esperta in comunicazione digitale, business networking, relazioni pubbliche e istituzionali. Oltre ad aver lavorato per Federparchi e Fondazione Symbola, ha vent’anni di esperienza nel campo della formazione e cura rubriche per diversi magazine, focalizzandosi soprattutto su empowerment femminile, cultura e sostenibilità.
Foggiana d’origine e senese di adozione, Mariangela è community manager di “Inclusione Donna”, il network che riunisce circa 65 associazioni femminili. Nel 2021 e 2022 è entrata nella classifica Unstoppable Women di StartupItalia. Nel 2022 era presente fra le Most Powerful Women di Fortune Italia.
Come nasce la tua esperienza nel sociale?
Sono sempre stata molto sensibile ai temi della giustizia, della pace, del rispetto e della parità tra i sessi. Giovanissima mi sono impegnata prima con i missionari comboniani, successivamente con Legambiente, dove ho ricoperto ruoli dirigenziali per la sede pugliese come responsabile Campagne.
Quando sei entrata in ActionAid Italia?
Sono socia dal 2012 e membro del consiglio direttivo dal 2020: poi a giugno scorso ne sono diventata presidente. ActionAid è un’organizzazione indipendente, impegnata in progetti internazionali e nazionali a sostegno dei diritti fondamentali dell’uomo: un supporto concreto per bambini, donne e famiglie.
Quando è nata la community #Donnecheammiro?
L’ho fondata durante la pandemia. È una realtà formata per il 20% da uomini, caratteristica che la contraddistingue rispetto ad altre community e che ci ha permesso di avere un punto di vista differente su difficoltà e soluzioni che le donne incontrano nella vita. Inizialmente si organizzavano letture, poi sono state inserite altre attività ed è aumentato il numero delle persone coinvolte.
Avete anche un podcast?
Sì, il podcast ha lo stesso nome della community: qui riportiamo le nostre interviste, più di 450 realizzate in questi due anni di attività.
Quale target di donne fa parte della community?
Partiamo dai 13 fino agli 80 anni e oltre! Si tratta di persone che svolgono diversi ruoli e professioni: ingegneri, dirigenti della pubblica amministrazione, direttrici d’orchestra, insegnanti, campionesse dello sport, scrittrici, attrici, donne che si occupano di comunicazione, coach, mamme e nonne. Il livello culturale dei membri del gruppo è piuttosto alto: vi fanno parte donne con titoli di studio che vanno anche oltre la laurea.
Avete realizzato delle pubblicazioni?
Il libro “Donne che creano reti per costruire il futuro” è stato pubblicato nel 2020: i proventi sono stati devoluti ad Actionaid Italia e a Save the Children per realizzare progetti per donne che stavano uscendo da percorsi di violenza.
La community #Donnecheammiro crede nella forza del networking. Collaborate anche con altre associazioni?
Abbiamo iniziato a collaborare con Inclusione Donna – di cui sono responsabile del settore comunicazione e stampa – un network che comprende più di 60 associazioni femminili nazionali per promuovere la parità di genere nel mondo del lavoro e della rappresentanza. Ispirandoci ai principi democratici fondamentali della nostra Costituzione, rappresentiamo un punto di aggregazione per oltre 50mila donne tra professioniste, manager, imprenditrici e impiegate in diversi settori del mondo lavorativo.