Intervista a Luca Torno, consigliere di Mai Paura Odv, l’associazione di Busto Arsizio nata per dare supporto ai pazienti oncologici e alle loro famiglie.
La filosofia di Mai Paura è semplice: vivere il meglio possibile, diffondere il ben-essere. Se non è possibile togliere il male – non si può eliminare una malattia, una disabilità o un disagio – si può favorire il bene e promuovere la giusta qualità di vita. Da un progetto nato con l’obiettivo di diffondere informazioni semplici e accessibili sulle malattie oncologiche, si è sviluppato e ha preso vita Mai Paura, un’organizzazione di volontariato che lavora per regalare le emozioni di una vita piena a malati oncologici, disabili o persone che vivono un disagio.
Entriamo nelle pieghe dell’attività di questa organizzazione grazie a Luca Torno, consigliere di Mai Paura Odv.
Luca, ci racconti l’idea che sta dietro a Mai Paura.
Mai Paura è nata a Busto Arsizio nel 2018 dall’esigenza di mettere a disposizione competenze e conoscenze riguardanti l’oncologia. Un gruppo di professionisti, guidati dal team della storica farmacia cittadina Bossi, ha dato vita a un progetto sulla farmacia oncologica. Dall’intuito di Manuela, la figlia del dottor Bossi, si è creato un percorso per informare, supportare, consigliare, curare le patologie oncologiche di qualsiasi natura, attraverso un servizio integrativo rispetto a quello che il territorio, le istituzioni o comunque gli organi preposti devono svolgere. Indubbiamente questo progetto ha valorizzato molto il ruolo del farmacista, un ruolo importante perché è colui che veicola alcune informazioni e le deve trasferire alle persone in modo chiaro e semplice.
C’era anche l’esigenza di portare il termine corretto della patologia, perché molto spesso si ha paura di usare la parola tumore o cancro. Abbiamo voluto sdoganare questi termini attraverso degli incontri formativi e informativi, legati all’importanza di avere un’alimentazione e uno stile di vita più sani, ma che puntavano anche ad evitare comportamenti sbagliati o correggere cattive abitudini, così da prevenire determinate patologie. Questa è stata la nostra essenza: arrivare al cuore dell’informazione con un linguaggio semplice rivolto al pubblico, comunque avvalorato e supportato da persone competenti e medici.
Perché questo nome, Mai Paura?
Mai Paura deriva da un motto del papà della dottoressa Bossi, il titolare della farmacia, che è quello di non farsi affliggere dalle avversità o dalle problematiche della vita, ma di affrontarle sempre con un “mai paura”.
Come è evoluto il progetto?
All’inizio ci occupavamo principalmente delle patologie oncologiche, con eventi congressuali che godevano di grandissima partecipazione, grazie anche al patrocinio della città di Busto Arsizio. Dopodiché ci siamo avvicinati anche a tutto il mondo della disabilità e delle persone che hanno sofferto o soffrono condizioni di disagio. Il consenso è stato unanime perché ci siamo accorti che agli incontri il numero dei partecipanti era aumentato in modo esponenziale: da venti a cinquanta fino a duecento. Oggi abbiamo eventi da duemila presenze del territorio, ad esempio quello di Prendi il Volo.
È così che nasce Mai Paura, onlus prima e oggi odv, il cui motto è «Se la persona è il centro, l’emozione è tutto»: è questo che cerchiamo di fare, donare emozioni a tutte queste persone. Si tratta di emozioni che noi nella normalità ormai non cogliamo quasi più, ma per le persone che prendono parte alle nostre attività sono esperienze uniche e straordinarie, che vengono raggiunte attraverso lo sport o grazie al coinvolgimento in attività di gruppo.
Ci racconta alcune attività di Mai Paura?
Una delle attività più iconiche è il “vento in faccia”: un’emozione che abbiamo dato a tutti quei ragazzi che non possono andare normalmente in moto, grazie a Vanni Oddera, campione di motocross freestyle che oltre ad esibirsi in numeri acrobatici, porta i ragazzi sulla propria moto. Si tratta di un percorso di mototerapia che oltre alle emozioni regala adrenalina. L’abbiamo fatto anche nel periodo di pandemia: andavamo fisicamente a citofonare ai ragazzi disabili a casa e li portavamo in moto. Così li abbiamo tolti da quell’isolamento forzato che per loro è stato molto più gravoso che per noi.
Svolgiamo anche attività importanti legate al tema dello sport, che può rappresentare una strada per la rivalsa delle persone. Abbiamo organizzato incontri alla presenza di Manuel Bortuzzo [giovane nuotatore ferito da un colpo di pistola, ndr] e Umberto Pellizzari [pluri-campione mondiale di apnea profonda], che hanno dato volto e voce alla nostra organizzazione. Abbiamo trattato temi come lo sport e la disabilità, l’oncologia attraverso eventi dedicati al mondo delle donne, e siamo molto vicini a tutte le associazioni del territorio.
Uno degli eventi principali della nostra odv è stato “Prendi il Volo” a Volandia, Somma Lombardo. Abbiamo portato decine di ragazzi a fare acrobazie pazzesche con l’elicottero e vivere emozioni straordinarie anche grazie alla Polizia di Stato. Ci siamo emozionati, abbiamo provato grande gioia nel vederli appropriarsi di giornate dedicate a loro: con gli animali, con lo sport o con ideali che per noi magari sono facilmente raggiungibili, ma che per loro diventano proprio l’essenza della vita. Partecipano ragazzi con disabilità, pazienti oncologici o persone che soffrono condizioni di disagio in senso lato: “Mai Paura” ad esempio non si è sottratta anche dall’andare dai senzatetto il giorno di Capodanno a offrire pasti caldi e donare loro un momento di conforto.
Che cosa bolle in pentola oggi?
Oggi la onlus è proiettata verso un grandissimo progetto che è quello del Mai Paura Camp. Nel 2020 questa idea è nata da un paziente oncologico appassionato di astronomia, Gabriele Bellotti, che ha avuto purtroppo un percorso difficile nell’affrontare la patologia ed è deceduto nell’autunno del 2021. Mai Paura si è fatta carico di realizzare questo sogno di Gabriele e aprire a Busto Arsizio un piccolo osservatorio astronomico con l’ideale che al di là delle stelle e dell’universo ci sia qualcosa, qualcosa oltre la vita da vedere, qualcosa in cui sperare. Mai Paura Camp si pone l’obiettivo di avvicinare i bimbi e le altre realtà associative al mondo dell’astronomia che è accessibile in centri distanti come Milano o al Sacro Monte di Varese. A giugno ha aperto i battenti l’osservatorio astronomico Nebulosa Anima e Cuore, a disposizione di tutti i nostri ragazzi, che sarà anche un fulcro di attività per tutte le associazioni della provincia di Varese o chi ne vorrà disporre. Ad esempio per realizzare pet therapy, incontri sociali e conviviali e soprattutto osservazioni astronomiche notturne. È uno spazio aperto a tutte le realtà del territorio, nato proprio per volontà di Gabriele e della nostra associazione: oggi contiamo decine di associazioni che partecipano alle nostre attività e convogliano le loro energie verso di noi.
Com’è nata la tua passione per il mondo del volontariato?
Io sono sempre stato vicino alle associazioni di volontariato, che si tratti di persone o animali. Rappresento anche il Safari Park Lago Maggiore e la fondazione SOS Elefanti che salvaguarda gli elefanti del Borneo e altre specie in via di estinzione, oltre che animali destinati a una vita di sfruttamento o in cattività. Ultimamente sono vicino anche all’associazione Bianca Garavaglia, che rappresenta 35 anni di tutela, ricerca, cura, raccolta fondi per i tumori pediatrici.
Parliamo della raccolta fondi e delle vostre esigenze.
Per quanto riguarda Mai Paura, in questo momento siamo concentrati sul camp, che è sicuramente una struttura impegnativa: si tratta di uno spazio verde situato in via Salvator Rosa a Busto Arsizio che va presidiato con cure di manutenzione. Abbiamo ricevuto un impegno di volontariato incredibile, tutti i sabati si è lavorato incessantemente per l’apertura del camp, ma ora ci serviranno risorse per mantenerlo e svolgere tutte le attività ludico-ricreative come psicoterapia, nutrizione, eccetera. Oggi quindi tutta la raccolta fondi si concentra su questa iniziativa, ma Mai Paura nel corso dell’anno realizza circa un appuntamento al mese per avvicinare tutto il mondo delle associazioni ai nostri progetti, vivere le emozioni, gli incontri con le donne per il mese di ottobre o i nostri momenti conviviali e sociali, quelli delle cene e dei momenti di festa.
Utilizzate canali digitali per supportare la raccolta fondi?
È sempre possibile donare il 5×1000 in dichiarazione dei redditi. Il sito web è una vetrina per presentare le nostre attività e gli ospiti che sono passati da Mai Paura nel corso degli anni. Per portare emozioni a chi più ne aveva bisogno.