Luca Argentero per il sociale: «Donando 1 Caffè, sosteniamo le piccole no profit italiane»

di Annarita Cacciamani
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Piemontese, classe 1978, Luca Argentero è uno degli attori italiani più apprezzati ed amati. Tante le produzioni che lo hanno visto protagonista, tra cui il grande successo Doc, fiction a tema medico andata in onda recentemente. Luca, però, è anche impegnato nel sociale con l’associazione 1 Caffè Onlus, che prende spunto dalla tradizione napoletana del caffè sospeso. Donando l’equivalente di un caffè al giorno si può fare tanto.

1 Caffè è la onlus digitale nata per sostenere le piccole associazioni non profit italiane. Uno strumento innovativo e trasparente di beneficenza e informazione. Dal 2011, ogni anno, 1 Caffè aiuta oltre 50 realtà solidali che promuovono progetti di assistenza in diverse cause sociali.

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Come nasce 1 Caffè Onlus e qual è la sua mission?

Questa meravigliosa avventura nasce nel 2011 quando, insieme a Beniamino Savio e a un gruppo di amici torinesi, decidiamo di investire una parte del nostro tempo e delle nostre energie per fare qualcosa di buono per gli altri. Ispirandoci alla tradizione partenopea del caffè sospeso, che invita a lasciare al bar un caffè pagato a chi è meno fortunato, abbiamo creato la prima onlus digitale nata per sostenere le piccole associazioni no profit italiane, costruendo una realtà che oggi ci restituisce molto di più di quello che riusciamo a donare. Ogni giorno lavoriamo sodo per alimentare la cultura del dono, per far capire che donare soldi, energie, tempo, competenze, professionalità, può produrre un importante impatto sociale.

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Tra i vostri principali progetti c’è Campo Base, uno spazio messo a disposizione di realtà no profit. Di cosa si tratta?

Nel corso degli anni abbiamo capito che, oltre ai fondi che provengono dalle campagne di crowdfunding, alle piccole e medie realtà no profit italiane, erano necessari altri aiuti: il consiglio di un professionista, come un avvocato o un commercialista, uno spazio fisico al quale appoggiarsi, una rete di persone alla quale fare riferimento. Nasce così, nel 2017, Campo Base, un luogo di accoglienza, supporto e formazione per gli enti no profit, che si concretizza in un vero e proprio co-working di solidarietà, dove la sharing economy si applica al mondo del Terzo settore. Uno spazio fisico dove la comunicazione avviene su due fronti: chi cerca e chi offre, chi ha qualcosa da dare – tempo e competenze – e chi ha bisogno di un aiuto per concretizzare il proprio progetto.

1 Caffè supporta le realtà solidali attraverso campagna di crowdfunding. Quali risultati avete ottenuto e perché avete scelto questo mezzo?

La cultura del dono si basa sul presupposto “ognuno secondo le proprie possibilità”. E la nostra piattaforma di crowdfunding permette a chiunque di fare proprio questo: trasformare un gesto semplice e comune come quello di offrire un caffè in un concreto gesto di solidarietà.

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Dal 2011, ogni anno aiutiamo 52 realtà solidali, una alla settimana, che promuovono progetti di assistenza in diverse cause sociali: assistenza socio-sanitaria, cooperazione internazionale ed economia solidale, contrasto alla povertà, all’emarginazione, al razzismo. Sosteniamo queste splendide realtà sia con una campagna di raccolta fondi settimanale che con un piano di comunicazione dedicato con la speranza che, finito il tempo di visibilità che noi gli dedichiamo, ci siano stakeholder che, appassionati a quella causa sociale specifica, continuino a sostenerli indipendentemente dal nostro aiuto.

Uno dei vostri obiettivi è quello di mettere in collegamento il mondo profit con il mondo no profit. Nel concreto, come affiancate le aziende nelle operazioni di CSR?

In Italia esistono più di 360mila mila enti no profit impegnati sul fronte dei diritti umani, della cultura, dei servizi alla persona, della ricerca, dell’assistenza alle fasce più deboli. Dall’altro lato vi è un mondo profit sempre più orientato ad azioni di corporate giving, ma che si trovano molto spesso in difficoltà nel selezionare gli enti destinatari dei loro fondi. 1 Caffè si inserisce tra queste due prospettive, ricoprendo il ruolo di intermediario al fianco di realtà profit nella creazione di operazioni di CSR, a sostegno del tessuto associazionistico, con il fine ultimo di generare impatto sociale.

Luca, lei è un attore molto apprezzato ed impegnato. Come “sfrutta” la sua notorietà per sostenere progetti benefici?

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Beniamino Savio, Silvia Meacci e Luca Argentero

Cerco di utilizzare ogni occasione pubblica per parlare del nostro progetto e per diffondere la nostra idea di solidarietà. Utilizzo ogni settimana i miei profili social per lanciare il progetto della settimana, sfruttiamo ogni possibile strumento che la tecnologia ci mette a disposizione per raggiungere più persone possibili. Sono orgoglioso di farmi portavoce del nostro pensiero in ogni mia conversazione, pubblica o privata che sia… 1 Caffè è la mia sana abitudine quotidiana.

 

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