Promuovere la cittadinanza attiva favorendo la partecipazione e la diffusione delle azioni di solidarietà. Coordinare la raccolta di risorse in caso di grandi emergenze e radicare la cultura del dono, della gratuità e della solidarietà, coinvolgendo la comunità in un progetto per il bene comune. Intorno a questi valori opera la Fondazione MUNUS, nata a Parma nel 2016 e presieduta da Giorgio Delsante, in passato segretario generale di Fondazione Cariparma.
MUNUS affianca tutti coloro che desiderano contribuire a rafforzare il benessere della comunità parmense (e non solo) raccogliendo risorse finanziarie per il perseguimento di finalità di utilità sociale.
Come nasce Fondazione MUNUS e qual è la sua mission?
MUNUS significa dono, ma nell’etimologia di questa parola rientrano anche i concetti di responsabilità e compito. Vogliamo rendere possibile la donazione facendoci garanti di progetti in cui la comunità viene coinvolta per contribuire al bene comune. La nostra mission è quella di diffondere in questo modo la cultura del dono, della gratuità e della solidarietà. Con questo scopo nasciamo come comitato nel 2012, per verificare fosse possibile lavorare in questo modo, e ci costituiamo ufficialmente nel 2016.
Presidente Delsante, cosa l’ha spinta ad occuparsi di sociale e terzo settore?
Sono sostanzialmente due i motivi che mi hanno spinto ad occuparmi di sociale e terzo settore, impegnandomi in Fondazione MUNUS. Il primo è personale: sin da bambino sono cresciuto in un ambiente familiare dove si cercava di aiutare chi aveva bisogno e poi ho proseguito impegnandomi in parrocchia insieme a mia moglie. Il secondo è professionale: ho fatto parte per diversi anni del consiglio di amministrazione di Fondazione Cariparma e ho avuto modo di conoscere tante realtà che operano nel sociale e capire il loro funzionamento e le loro necessità. Oggi ho messo questo bagaglio di esperienza a disposizione di MUNUS.
Quali sono i principali progetti portati avanti da Fondazione MUNUS?
I fondi che abbiamo attivato sono circa 40. I progetti più grandi portati avanti sono la raccolta fondi per il Coronavirus, quella per la realizzazione del nuovo centro oncologico dell’Ospedale Maggiore di Parma e “Parma Facciamo Squadra”, nato come strumento per coordinare le risorse raccolte con l’omonimo progetto che ogni anno individua un tema di utilità sociale particolarmente urgente per il territorio parmense. Tutti i progetti sono importanti allo stesso modo, perché contribuiscono a costruire il bene comune e perché è la volontà delle persone a renderli grandi. Naturalmente i progetti di grandi dimensioni considerevoli coinvolgono gran parte della comunità e hanno bisogno dell’impegno di più persone.

Giorgio Delsante, presidente Fondazione Munus
Fondazione MUNUS lavora attraverso l’apertura di fondi. Quali mezzi utilizzate per la raccolta fondi? Quanto è importante il digitale per voi?
Le raccolte fondi che avviamo diventano conosciute innanzitutto con il passaparola di chi ha già lavorato insieme a noi. Parallelamente è importantissimo l’utilizzo dei mezzi di comunicazione, a partire dai social e dal sito web. Abbiamo da poco rifatto il nostro sito concependolo come uno strumento per parlare alla comunità e come vetrina per i nostri fondi. Ognuno ha una propria pagina sul sito con tutti i dettagli e i progressi, il web è importantissimo anche per la raccolta delle donazioni.
Fondazione MUNUS si interfaccia anche con le aziende. Quali sono i temi a cui gli imprenditori sono più sensibili?
Alcune aziende hanno deciso di aprire un proprio fondo rendendo così la filantropia parte della loro mission. Sicuramente c’è molta attenzione al territorio di Parma e provincia e alle sue necessità, anche se non mancano interventi che vanno oltre il nostro territorio, come ad esempio per l’emergenza in Ucraina o le adozioni a distanza di Missionari che operano in tutto il mondo. Collaborando con noi, un’azienda non si limita a dare una somma in denaro ma si impegna per realizzare qualcosa che possa essere utile al territorio. Il nostro sogno è poter arrivare, sia con i privati, sia con gli enti pubblici, a una vera e propria coprogettazione, mettendo insieme idee, progetti e responsabilità e ponendo la nostra esperienza a servizio della comunità.