Intervista a Emanuela Folco, presidente di un’associazione che, da oltre 30 anni, si occupa di lotta alle malattie cardiovascolari: «La nostra mission è fare informazione, educazione e prevenzione alle malattie legate al cuore: purtroppo ancora oggi rappresentano la prima causa di morte in Italia e nel mondo».
Contribuire in modo concreto a ridurre i fattori di rischio cardiovascolare. Con questa visione la Fondazione si impegna a diffondere le informazioni più aggiornate e attendibili che servono a fare la differenza nella vita delle persone. E lo fa attraverso campagne di prevenzione, attività di comunicazione, educazione e informazione con l’obiettivo di aiutare i cittadini e i pazienti a sviluppare conoscenza e consapevolezza sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari e della loro diagnosi precoce. Interagendo con Società Scientifiche nazionali ed internazionali oltre a svolgere attività divulgative di aggiornamento scientifico, la Fondazione facilita l’interazione tra la comunità medico-scientifica, le istituzioni, le autorità e i cittadini. A tale scopo, rappresenta l’Italia nella World Heart Federation di Ginevra ed è membro attivo dello European Heart Network con sede a Bruxelles. Inoltre, insieme alla World Heart Federation, partecipa alle attività del “NCD Alliance”, Non Communicable Disease, un network di oltre 2.000 organizzazioni rappresentanti la società civile presenti in oltre 170 paesi e in Italia collabora attivamente alle iniziative dell’Alleanza Italiana per le Malattie Cardio-Cerebrovascolari del Ministero della Salute.

Emanuela Folco, presidente Fondazione Italiana per il Cuore
Dottoressa Folco, parliamo di obiettivi e progetti della Fondazione.
Gli obiettivi della Fondazione Italiana per il Cuore sono molteplici. Il primo è sviluppare consapevolezza da parte del cittadino nella difesa della propria salute, aumentando l’attenzione nei confronti delle malattie cardiovascolari e delle malattie collegate (es. aterosclerosi, diabete, obesità) e della necessità di adottare stili di vita salutari che evitino i danni causati da una scorretta alimentazione, dal fumo, dalla sedentarietà e dall’inquinamento. Seguono il contribuire all’aggiornamento scientifico relativo alle malattie cardiovascolari (fattori di rischio e prevenzione) all’interno della comunità medico-scientifica; facilitare un’interazione fruttuosa tra il mondo medico-scientifico ed il pubblico, al fine di far giungere rapidamente ai cittadini le informazioni rilevanti che provengono dalla ricerca di base e clinica. Altri importanti obiettivi sono effettuare studi e ricerche per contribuire allo sviluppo delle conoscenze in campo e interagire con Istituzioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali, per facilitare lo scambio di informazioni e conoscenze instaurando sinergiche collaborazioni.
In qualità di membri dello Steering Committee della Coalizione Europea Sulle Malattie Cardiache Strutturali (Shd)-Eu Structural Heart Diseases Coalition, la Fondazione si impegna ad aumentare l’attenzione e la consapevolezza sull’importanza della diagnosi precoce delle malattie delle valvole cardiache, garantendo che esse abbiano elevata priorità nelle politiche europee, per ridurre l’impatto della malattia e migliorare la qualità della vita dei pazienti. E tra le altre attività, si occupa di sviluppare raccomandazioni concrete di programmi di screening, per migliorare la diagnosi precoce e l’individuazione delle malattie delle valvole cardiache nella popolazione e sensibilizzare i Parlamentari Europei sulla necessità di implementare politiche di screening cardiovascolare, come già avviene per altre patologie.
A livello italiano, in riferimento alle malattie delle valvole cardiache, nel 2022 abbiamo realizzato una serie di iniziative informative/educative tra cui:
> La brochure “Le Malattie delle Valvole Cardiache. Perché è importante sapere cosa sono”, indirizzata ai cittadini, che con un linguaggio comprensibile e utilizzando un’infografica esemplificativa racconta in modo semplice cosa sono le malattie delle valvole cardiache, le loro cause, i segni e i sintomi che le possono caratterizzare e, soprattutto, come può realizzarsi un agevole iter diagnostico. La brochure in formato cartaceo è stata distribuita in tutta Italia alle associazioni di pazienti cardiopatici che l’hanno resa disponibile durante gli eventi organizzati per la Giornata Mondiale per il Cuore nei mesi di settembre e ottobre. La versione digitale è scaricabile dal nostro sito.
> La conferenza stampa dedicata alle malattie cardiache valvolari, tenutasi a Roma nel mese di settembre, con lo scopo di informare e sensibilizzare i giornalisti dell’area salute delle principali testate nazionali sull’importanza della diagnosi precoce di queste patologie, affinché possano trasferire queste informazioni al grande pubblico.
Che cos’è la Giornata Mondiale del Cuore?
Come membri della World Heart Federation-WHF, partecipiamo all’International Advisory Board del World Heart Day – Giornata Mondiale per il Cuore, che si celebra il 29 settembre di ogni anno in oltre 100 paesi, e collaboriamo alla definizione delle tematiche e dei messaggi da diffondere in occasione di questa campagna mondiale. Ogni anno pertanto, in Italia, viene realizzato grazie alla Fondazione l’opuscolo della Giornata Mondiale per il Cuore, che viene distribuito in migliaia di copie alle associazioni di pazienti cardiopatici, ai medici, agli ospedali affinché sia disponibile durante le numerose iniziative aperte al pubblico che si svolgono nei mesi di settembre e ottobre, durante le quali, oltre all’opuscolo, viene distribuito ulteriore materiale informativo sulla prevenzione cardiovascolare.
La Giornata Mondiale per il Cuore in Italia si svolge con la storica collaborazione delle associazioni di pazienti cardiopatici che aderiscono a Conacuore, e con il patrocinio di Federfarma nazionale, Lega Calcio Serie A e di numerose società scientifiche, enti ed istituzioni che da anni supportano in Italia questa campagna di sensibilizzazione. Il claim della Giornata Mondiale per il Cuore del 2022 è “Usa il Cuore per ogni Cuore”, e vuole essere ancora una volta un invito a diventare protagonisti della nostra salute. Ognuno di noi può fare tanto per la salute del proprio cuore e per prevenire le malattie cardiovascolari facendo scelte salutari per noi stessi e per i nostri cari, per la società e anche per la sostenibilità dell’ambiente.
Altre attività?
La Fondazione realizza le “News del Cuore”, il semestrale di informazione e aggiornamento, con rubriche di approfondimento sulla prevenzione cardio-cerebrovascolare e focus su corretti stili di vita, aderenza alle terapie, tematiche di aggiornamento scientifico. Inviata in versione cartacea a circa 7.000 utenti (pazienti, popolazione), viene anche distribuita durante la Giornata Mondiale per il Cuore in occasione degli eventi dalle associazioni di pazienti, ospedali, ASL e ai medici di medicina generale.
Cos’è il programma EU4Health e di che parla la vostra lettera inviata al Parlamento Europeo?
“EU4Health” è il programma attuato dall’Unione Europea in materia di salute per il periodo 2021-2027 e prevede la messa a disposizione di ingenti risorse finanziarie che, con una dotazione pari a 5,1 miliardi di euro, rappresenta la risposta dell’Unione Europea alla pandemia da COVID-19 e fornirà finanziamenti ai Paesi dell’UE, alle organizzazioni sanitarie e alle ONG. In questo ambito, già nel 2020, la Fondazione Italiana per il Cuore ha inviato una lettera ai membri italiani della Commissione Parlamentare Europea ENVI (commissione sanità pubblica, ambiente e sicurezza alimentare) per richiedere un intervento tempestivo affinché venga data la giusta rilevanza alle malattie cardiovascolari, con particolare attenzione ad infarto miocardico e ictus cerebrale, e alle comorbidità ad esse associate (obesità, diabete mellito, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, demenza su base cardio-cerebrovascolare). Nel settembre 2021, insieme alla SHD Coalition, la Fondazione è stata tra i firmatari della lettera inviata al Presidente della Commissione Europea per la Salute, Stella Kyriakides, per evidenziare l’onere sempre più crescente delle malattie cardiovascolari sui sistemi sanitari nazionali e sullo sviluppo economico e sociale nell’Ue.
In qualità di membro della SHD Coalition e dello European Heart Network, la Fondazione presta la massima attenzione alle iniziative e alle varie opportunità promosse dalla Commissione Europea tra cui segnaliamo anche “Healthier Together”, progetto focalizzato sulle malattie non trasmissibili (NCD). Si tratta della prima iniziativa della Commissione Europea che esamina in modo specifico il carico delle malattie non trasmissibili al di fuori del cancro, proponendo azioni concrete in 5 aree principali, tra cui quella delle malattie cardiovascolari e del diabete, nonché i principali fattori che contribuiscono a determinare queste malattie.