Intervista al presidente della Fondazione Foemina, Felice Petraglia: «La campagna punta a garantire il diritto di accesso alle cure ostetrico-ginecologiche alle donne con disabilità motoria che si recano all’ospedale Careggi di Firenze». Testimonial d’eccezione l’attrice toscana Vittoria Puccini.
“Per ogni donna” rientra appieno nella missione della Fondazione Foemina, nata 10 anni fa dalla volontà dei ginecologi Mauro Marchionni e Gianfranco Scarselli che hanno dedicato ogni giorno della loro carriera alla ricerca scientifica e all’assistenza delle donne.
La Fondazione con sede a Firenze, si occupa della salute della donna e del bambino, impegnandosi ad attivare reparti attrezzati e personale dedicato in strutture sanitarie del territorio fiorentino.
L’attuale presidente di Foemina è Felice Petraglia, professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia con incarichi di direttore alla scuola di specializzazione dell’università di Firenze e presso l’azienda ospedaliera Careggi. Ecco com’è nata la raccolta fondi “Per ogni donna”, in collaborazione con Habilia Onlus (associazione di disabili motori), Fondazione CR Firenze e l’ospedale di Careggi.
Qual è la missione di Foemina?
La donna e il bambino sono al centro delle attività della Fondazione. I nostri sforzi puntano a migliorare l’assistenza e i servizi per il benessere della donna e del neonato, attraverso una nuova cultura della salute e della prevenzione. Ci impegniamo costantemente e concretamente per supportare le ricerche di base e cliniche sulle principali malattie che colpiscono le donne collaborando con università, aziende ospedaliere universitarie, altre fondazioni e associazioni, centri di ricerca, enti, istituzioni, aziende e privati.
In passato, abbiamo assegnato borse di studio per promuovere la ricerca sperimentale e clinica, in particolare con riferimento a operatori di Paesi a risorse limitate. Un altro obiettivo importante della fondazione è educare, promuovendo la cultura della salute e della prevenzione già in età scolare e in ambito universitario. Oltre che sensibilizzare l’attenzione delle istituzioni, del mondo della medicina, delle aziende e della popolazione femminile.
Per questo organizziamo campagne mirate sui media e pubblichiamo materiale scientifico e divulgativo in forma di libri, opuscoli e supporti elettronici. Ponendo l’attenzione nell’ambito dell’assistenza sanitaria, proponiamo iniziative per aumentare il numero di coloro che possano beneficiare di diagnosi, terapie e informazioni efficaci e puntuali in relazione a una determinata patologia, facilitando anche l’accesso ai programmi di diagnosi precoce da parte del pubblico presso comuni, aziende ospedaliere, scuole.
Può parlarmi di “Per ogni donna”, la raccolta fondi nata per garantire cure ostetrico ginecologiche senza barriere?
Supportata dall’associazione Habilia e dalla testimonial d’eccezione Vittoria Puccini, la campagna si propone di raccogliere fondi per acquistare strumentazioni sanitarie utili a migliorare l’accoglienza delle donne con disabilità motoria che si recano per visite, analisi, accertamenti e cure ostetrico-ginecologiche presso il dipartimento materno-infantile dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi. Habilia Onlus è anche attiva nel settore dell’assistenza sociale e sociosanitaria, a favore di persone con disabilità motoria non modificabile o solo parzialmente recuperabile.
Inoltre, grazie a un’iniziativa di sostegno alla raccolta fondi del terzo settore realizzata con il contributo di Fondazione CR Firenze, all’interno di SiamoSolidali, in collaborazione con Feel Crowd, verrà raddoppiata la cifra raccolta se riusciremo a raggiungere la metà dell’obiettivo prefissato sulla piattaforma: diecimila euro.
Qual è il vostro rapporto con l’ospedale Careggi?
“Per ogni donna – Cure senza barriere” è in perfetta sintonia con l’ospedale Careggi. Il progetto ha l’obiettivo di potenziare le capacità di risposta del SSR alle problematiche in area ginecologica e in area nascita per le donne con disabilità motoria, intellettiva e sensoriale, alle quali offrire percorsi specifici e competenze adeguate.
In Italia persistono barriere strutturali, formative e organizzative in questo ambito: a oggi non esiste una rete consultoriale che si prenda carico in modo adeguato dei bisogni della donna con disabilità. Il Dipartimento Materno Infantile dell’AOU Careggi è uno dei pochi esempi sul territorio italiano di impegno per l’attivazione di percorsi assistenziali per donne con disabilità motoria, intellettiva e sensoriale (PASS, Ambulatorio Rosa Point, ASDI).
Qui sono presenti attrezzature che permettono alla donna di essere visitata, di essere sottoposta a esami (ecografie e Pap test) per una adeguata assistenza ginecologica di base e l’accesso allo screening per patologie oncologiche. Tuttavia, in caso di ulteriori accertamenti, spesso nascono difficoltà per la mancanza di attrezzature nei servizi e nei reparti in cui la donna dovrebbe recarsi per visite o esami più approfonditi e ultra-specialistici.
Come verranno utilizzati i fondi della campagna?
I primi fondi verranno utilizzati per l’acquisto di due lettini elettrici e due sollevatori da inserire in alcuni ambulatori e reparti del Dipartimento Materno-Infantile: l’obiettivo finale è di realizzare un progetto ancora più grande che possa intercettare nuovi bisogni e incontrare nuovi supporti in futuro. In un secondo momento, puntiamo a reperire ulteriori attrezzature per rendere accessibili e praticabili anche altri reparti specialistici dell’ospedale. I lettini ginecologici elettrici e i sollevatori ottenuti tramite la campagna di crowdfunding saranno, pertanto, inseriti in un progetto più ampio che garantisca pari diritto di accesso alle cure mediche ospedaliere.
Avete altri progetti per il futuro? In passato quali eventi avete organizzato?
Crediamo molto in “Per ogni donna” e vogliamo puntare su questo progetto anche nei prossimi due anni. In passato abbiamo realizzato il progetto ‘CLOUD’ – che prevede un’attività di restauro e innovazione di un laboratorio di sartoria – e il progetto ‘Ri-cucire’ con l’obiettivo di favorire la conoscenza del mestiere di sarta da parte delle mamme ospitate presso l’Istituto degli Innocenti di Firenze. Poi c’è il progetto socio-educativo RONDINI sostiene le mamme accolte con i loro bambini nelle strutture di accoglienza dell’Istituto degli Innocenti di Firenze. Infine abbiamo organizzato “Finalmente insieme!”, la cena di fine estate a Villa Viviana a Firenze. In ogni caso, siamo sempre aperti a nuove idee per creare eventi solidali o promuovere progetti di raccolta fondi anche da parte dei privati cittadini.