Airalzh, impegnata nella ricerca scientifica dell’Alzheimer: «I ricordi sono il patrimonio di una vita»

di Angelina Tortora
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Intervista ad Alessandro Morandotti, socio fondatore e vicepresidente di Airalzh (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer Onlus), nata per sostenere in via esclusiva e su scala nazionale la ricerca medico scientifica sull’Alzheimer.

Dal 2 al 15 dicembre, con l’arrivo del Natale, torna l’iniziativa “Non ti scordar di te”. Acquistando una piantina di ciclamino, in tutti i supermercati e ipermercati Coop in Italia, infatti, si potrà sostenere la ricerca contro la malattia di Alzheimer. Per ogni piantina, verrà devoluto un euro ad Airalzh (Associazione italiana ricerca Alzheimer), l’unica – sul territorio nazionale – a occuparsi di ricerca medico-scientifica sulla malattia di Alzheimer e altre forme di demenza.

L’Associazione è nata nel 2014 da ricercatori e clinici, impegnati nello studio e nella cura della malattia, e da manager aziendali: si impegna attraverso il sostegno alla ricerca a migliorare la qualità della vita dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie, attraverso la divulgazione e la conoscenza. A parlarci dell’Airalzh è Alessandro Morandotti, socio fondatore e vicepresidente.

Cosa l’ha spinta a creare Airalzh?

Ho una formazione economica, ho studiato all’Università Economia e Commercio a Genova. Dopo aver maturato diverse esperienze di volontariato in Italia e all’estero ho deciso di mettere a beneficio di attività con ricadute sociali le competenze acquisite nell’attività di studio e professionale: ho preso contatto con alcuni clinici e ricercatori attivi nel campo delle neuroscienze assieme ai quali nel 2014 ho fondato Airalzh Onlus. Anche a livello professionale mi occupo di realtà di terzo settore in uno dei principali istituti bancari del paese.

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Qual è la mission dell’Associazione?

La nostra mission è duplice: da una parte sostenere ricerca scientifica di alto livello finanziando in particolare giovani ricercatori di primarie università e centri di ricerca e dall’altra contribuire a sensibilizzare la cittadinanza sul tema delle demenze. La nostra vision o, per meglio dire, il nostro sogno è un domani senza Alzheimer: giocando un po’ sul tema della memoria vogliamo rendere questa malattia “un lontano ricordo”.

L’OMS ha definito il problema delle demenze un’emergenza sociale. Basti pensare ai numeri: si stima che nel mondo ci siano circa 50 milioni di persone con forme di demenza, di cui 1,4 milioni solo in Italia. Oltre il 50% dei casi sono persone con malattia di Alzheimer e i numeri sono purtroppo destinati ad aumentare. Oggi nel nostro Paese si stima ci siano almeno 3 milioni fra malati, familiari e caregivers professionali coinvolti. Secondo le stime, entro il 2050 i casi potrebbero triplicare, anche perché fortunatamente viviamo più a lungo: occorre investire sulla qualità oltre che sull’aspettativa di vita. L’Alzheimer è la malattia più diffusa ma ci sono anche altre forme di demenza, ad esempio quelle di origine vascolare, con sintomi a volte sovrapponibili.

Quali sono gli obiettivi attuali e futuri di Airalzh?

Intendiamo continuare a sostenere la ricerca medico scientifica sulla malattia: dopo i bandi del 2020 e 2021, abbiamo promosso il bando AGYR 2022” (Airalzh Grants for Young Researchers), con l’obiettivo di finanziare progetti di ricerca sulla prevenzione e diagnosi precoce di Alzheimer. Finanziamo le nostra attività attraverso la raccolta fondi da cittadini, imprese, fondazioni. La prima partnership importante con il mondo imprenditoriale è stata quella con la Coop, che ha sostenuto le nostre attività praticamente sin dalla nascita, contribuendo al contempo direttamente al sostegno alla ricerca. Oggi molti studi scientifici evidenziano l’importanza dei corretti stili di vita, a partire dall’alimentazione e la Coop opera per sensibilizzare i propri soci e i consumatori su queste tematiche.

Come divulgate le ricerche sull’Alzheimer?

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Partecipiamo a dibattiti ed eventi dedicati, come l’Alzheimer Fest, appuntamento nazionale annuale per malati, famiglie, medici e Terzo Settore. Di rilevanza sono state due conferenze stampa, una al Ministero della Pubblica Istruzione e l’altra al Ministero della Salute. Questo ci ha permesso di dare visibilità ai bandi in atto e alla divulgazione dei risultati della ricerca scientifica sostenuta. Abbiamo anche promosso le realizzazione di un cortometraggio e patrocinato rappresentazioni teatrali per dare visibilità al tema delle demenze: vogliamo portare il nostro contributo per superare lo stigma che ancora oggi avvolge questa malattia e far sentire, se possibile, “meno soli” familiari e caregivers che spesso affrontano in solitudine il tema della malattia all’interno delle mura domestiche.

Come gestite la raccolta fondi e le donazioni?

Le nostre attività si basano sulla raccolta fondi: riscontriamo l’interesse e l’affetto dei nostri sostenitori, spesso persone che hanno vissuto esperienze dirette con la malattia di familiari, amici, colleghi. Le forme di sostegno vanno dalle donazioni singole, a quelle ricorrenti, passando per il 5 per mille (94242100488), una forma di sostegno promossa dallo Stato che aiuta moltissime organizzazioni nel realizzare le proprie attività istituzionali. Un aiuto concreto arriva, e auspichiamo si sviluppi ulteriormente, dal mondo delle imprese e dalle fondazioni, sia bancarie che di impresa: il supporto non è sempre necessariamente di carattere finanziario, ma può avvenire anche mediante la messa a disposizione di competenze, volontariato aziendale, reti di relazioni a supporto della realizzazione e dello sviluppo delle nostre attività.

airalzh-disegniRecentemente il gruppo Orpea Italia, attivo nella gestione di residenze per persone fragili, ci ha aiutato in una raccolta fondi promossa presso alcune delle strutture che gestiscono. Inoltre, per sostenere tutti gli sforzi in campo scientifico portati avanti dall’Associazione e dai suoi ricercatori, come negli anni precedenti, ad ottobre è partita l’iniziativa “Non ti scordar di te”: nei supermercati e ipermercati Coop di tutta Italia è stato possibile acquistare un’erica calluna, per sostenere Airalzh. Ora invece, dal 2 al 15 dicembre, con l’arrivo del Natale torna l’iniziativa “Non ti scordar di te”. Acquistando una piantina di ciclamino, in tutti i supermercati e ipermercati Coop in Italia, si potrà sostenere la ricerca contro la malattia di Alzheimer.

Concludo parlando di una recente iniziativa che ci ha colpito molto: i quaderni di Anna Sandri che raccontano i 18 anni di decorso della sua malattia. I quaderni con un’infinità di scritti e disegni sono stati donati ad AIRALZH dai figli, per aiutare i ricercatori. Hanno una valenza scientifica perché permettono di capire, anche attraverso il disegno, l’evoluzione della malattia. Ma c’è anche un significato sentimentale per la famiglia, che con quest’iniziativa ha deciso di onorare le attività di un familiare caro, colpito dalla malattia.

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