3Bee, un approccio sostenibile per monitorare la salute delle api e degli impollinatori

di Angelina Tortora
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Cover-3Bee Hive-Tech
Preservare gli ecosistemi per conservare la biodiversità. Intervista a Niccolò Calandri, CEO di una climate tech company che punta a rigenerare l’ambiente e a creare sinergie tra tecnologia e natura

 

3Bee è una climate tech company attiva nella tutela della biodiversità, che realizza progetti rigenerativi tramite tecnologie avanzate. Utilizza l’ape come fondamentale bioindicatore, raccogliendo e interpretando i dati attraverso sistemi proprietari innovativi per monitorare la salute delle api, degli impollinatori e la loro connessione con gli ecosistemi. Tra le idee in campo di 3Bee, ci sono le “Oasi della Biodiversità”, che svolgono un ruolo cruciale nel promuovere la conservazione, l’equilibrio ecologico e la resilienza degli ecosistemi. A parlare del progetto 3Bee è il CEO Niccolò Calandri.

Ci parla della sua formazione e di cosa l’ha spinto a realizzare il progetto 3Bee?

Niccolò Calandri-CEO-3BeeHo conseguito al Politecnico di Milano la laurea triennale in Ingegneria Biomedica e la laurea magistrale in Ingegneria Elettronica. Successivamente, ho ottenuto il Dottorato di Ricerca in Elettronica e fotoni quantici presso il Politecnico di Milano. Durante e dopo il Dottorato ho collaborato con importanti Istituti di Ricerca negli Stati Uniti, in particolare a Boston, quali MIT e NASA, e con il CQC2T di Sidney. 3Bee è nata nel 2017 da un’idea mia e di Riccardo Balzaretti, co-fondatore: siamo amici di paese fin da bambini e, dopo una serie di esperienze all’estero, anche per Riccardo con un Ph.D. in biologia, abbiamo deciso di tornare in Italia per fondare un’azienda che generasse un impatto concreto sull’ambiente. Ci siamo appassionati alle api e abbiamo iniziato a occuparci dei primi alveari. 3Bee nasce dall’unione delle nostre capacità: da una parte, le mie conoscenze ingegneristiche ci hanno permesso di sviluppare la tecnologia Hive-Tech, dall’altra parte, tutto ciò è stato possibile grazie alle conoscenze biologiche di Riccardo, che ci hanno permesso di interpretare e comprendere i dati ricavati dal monitoraggio degli alveari e delle api.

Chi è 3Bee oggi e qual è la sua missione?

3Bee è la climate tech company leader nella tutela della biodiversità, che connette la natura con la tecnologia. Si stima che circa l’87,5% delle piante selvatiche a livello mondiale (parliamo di 308.000 specie) dipenda dall’impollinazione animale per la riproduzione. Inoltre, circa il 75% delle colture a scopo alimentare è collegata direttamente all’instancabile lavoro di impollinazione delle api. Proprio per questo motivo, tramite la tecnologia associata alle iniziative di rigenerazione di 3Bee, si crea un impatto concreto e monitorabile, con l’obiettivo di ottenere benefici tangibili e duraturi per il nostro pianeta. La missione di 3Bee è proprio questa: sviluppare, anche grazie al supporto di partner virtuosi, una mappatura della biodiversità in Europa attraverso la creazione di tecnologie e innovazioni nel campo ambientale, nonché creare il primo indice di biodiversità certificato.

Spectrum - 3Bee

Quali sono le tecnologie sviluppate da 3Bee per il monitoraggio e la salvaguardia degli impollinatori e della biodiversità?

Dal 2017 ad oggi, abbiamo sviluppato diverse tecnologie di monitoraggio per la tutela della biodiversità, in particolare:

– “Hive-Tech”, il primo sistema di 3Bee, che consente di analizzare lo stato di salute e di “fame” delle api, ma anche la presenza di biodiversità circostante.

“Polly X”, il rifugio per api solitarie (osmie) che acquisisce e monitora la qualità dell’aria, raccogliendo dati essenziali sulla presenza di metalli pesanti, pesticidi e PM presenti nell’atmosfera.

“Flora”, il sistema di analisi dell’Indice di Vegetazione a Differenza Normalizzata (NDVI), basato sull’utilizzo di dati satellitari ad alta risoluzione, in collaborazione con l’ESA (European Space Agency). Questo permette di valutare in maniera precisa e puntuale la diversità floreale presente in un’area.

“Spectrum”, il sistema di analisi dei suoni ambientali tramite il quale è possibile rilevare e classificare la biodiversità presente in un’area e identificare la presenza di specie specifiche come api, insetti impollinatori e uccelli.

Il tema della tutela degli impollinatori e della biodiversità in generale è urgente: quali sono le vostre idee in campo?

Polly-X

Le api e gli insetti impollinatori stanno affrontando una grave crisi alimentare, che rappresenta il problema più urgente che devono affrontare attualmente, insieme alla perdita di biodiversità. Sebbene se ne parli, il declino non è così evidente come per altri fenomeni. In questo contesto, è fondamentale adottare un nuovo approccio, soprattutto nelle città, per integrare la biodiversità nel tessuto urbano. Dobbiamo lavorare insieme per creare oasi della biodiversità nelle nostre città, ripristinando spazi verdi e habitat adattati per gli insetti impollinatori. Inoltre, è necessario ripensare all’agricoltura, considerandola non come un nemico per le api e gli impollinatori, ma come un’opportunità per creare vere e proprie oasi di vita dedicate a loro. Tra le idee di 3Bee ci sono infatti le già citate “Oasi della Biodiversità”, che sono aree circoscritte di rapida implementazione, comprese di pascoli per impollinatori a fioriture scalari, rifugi per impollinatori e sostentamento per le colonie di api. Queste oasi svolgono un ruolo cruciale nella promozione della conservazione, dell’equilibrio ecologico e della resilienza degli ecosistemi. Gli ettari rigenerati delle Oasi vengono monitorati con le tecnologie di 3Bee per migliorare costantemente l’indice NDVI dell’area. Non sono solo aree ambientali, ma anche spazi di aggregazione sociale che, attraverso percorsi di sensibilizzazione, contribuiscono ad aumentare la consapevolezza su questo tema.

A questo proposito, quali obiettivi vi siete prefissati?

Uno dei nostri principali obiettivi è quello di passare da 123 a 10.000 “Oasi della Biodiversità” create entro due anni. Questo obiettivo può essere raggiunto grazie all’impegno e al contributo dei nostri coltivatori di biodiversità, principalmente aziende agricole esperte nella cura e gestione di boschi nettariferi, ma anche grazie alla collaborazione con partner di ricerca e imprese che vogliono svolgere un ruolo attivo nella salvaguardia della biodiversità.

Piantumazione 3Bee - Prugnolo (1)

Le aziende sostengono i vostri progetti?

Fino ad oggi, abbiamo realizzato progetti rigenerativi insieme a oltre 500 aziende in 10 Paesi che hanno scelto di contribuire concretamente alla protezione della biodiversità, basando i loro criteri ESG sull’obiettivo di avere un impatto socio-ambientale positivo. Non ci limitiamo solo alla tecnologia di monitoraggio degli alveari per le api mellifere e selvatiche, ma realizziamo anche veri e propri progetti di piantumazione di boschi nettariferi, con l’obiettivo di produrre scorte di nettare nel tempo, fornire risorse alimentari naturali per le api e gli impollinatori, e creare sempre più “Oasi della Biodiversità” a beneficio del nostro ecosistema. In qualità di partner scientifici affidabili e veloci, collaboriamo non solo con le imprese, ma anche con centri di ricerca, scuole, agricoltori, coltivatori e cittadini per promuovere l’importanza della salvaguardia della biodiversità.

 

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